Che dire di Nick Fury (Nicholas Joseph Fury)? Probabilmente molti lo
conoscono come un uomo di colore con una benda sull’occhio e a capo di una
organizzazione governativa USA chiamata SHIELD (starebbe per Supreme Headquarters, International Espionage, Law-Enforcement
Division ovvero Sede Centrale Suprema della Divisione di Rafforzamento della Legge e Spionaggio Internazionale e poi chiamato
Strategic Hazard Intervention Espionage Logistics Directorate ovvero Direttorato di
Logistica Spionaggio, Intervento Strategico Rischioso) e questa è la versione
che ci viene data nei film Marvel (solo quelli recenti) oltre essere la
versione della serie di comics della linea Ultimate della Marvel. Ma esiste una
versione precedente di questo personaggio creata nel 1963 da Jack Kirby e Stan
Lee. Costui è un eroe di guerra della Seconda Guerra Mondiale con un suo gruppo
di commandos, nel 1965 sempre Jack Kirby e Stan Lee rimodellano il personaggio
lasciandogli le sue origini militari e lo fanno diventare capo dell’organizzazione
spionistica citata in precedenza, questo dovuto all’influenza che i film di 007
ma specialmente al telefilm “L’Uomo dell’UNCLE” (telefilm apparsi anche in
Italia) stanno avendo in quel periodo nella società. Il personaggio diventa
quindi una specie di James Bond con la differenza che non è un semplice agente
ma un capo con tutte le responsabilità che questo comporta. Comunque Fury è
sempre stato un uomo di azione e continua ad esserlo occupandosi delle missioni
in prima persona e di sicuro non facendo il burocrate cosa con cui si scontra.
Alcuni dei personaggi della sua serie precedente vengono introdotti in questa
sua organizzazione sia come amici e colleghi che come nemici. Fondamentalmente
questa è una serie di spionaggio e avventura in stile Marvel con molti elementi
fantascientifici introdotti nella serie (robot, androidi, macchine volanti,
organizzazioni segrete criminali tecnologicamente avanzate, ecc.). La serie di
Nick Fury viene presentata nella collana semi antologica della Marvel, Strange
Tales dal numero 135, dopo circa tre anni viene presentata la serie a suo
nome Nick Fury Agent of SHIELD. Il
successo di questo personaggio in quegli anni cresce principalmente negli anni
tra il 1966 e il 1968 grazie ad un nuovo disegnatore che successivamente si
occupò pure della colorazione e dei testi Jim Steranko. Costui immette maggiore
vena Bondiana nelle storie del personaggio ma soprattutto i suoi disegni sono
qualcosa di decisamente innovativo per quel tempo, inserendo nei disegni e
nelle storie uno stile psichedelico, surrealista e pop art che gli fece anche
vincere premi. Il Fury di Steranko continua ad essere sempre l’uomo d’azione
dello SHIELD ma le sue storie acquisiscono qualcosa di innovativo in quegli
anni ’60, i suoi disegni sono più dolci di quelli di Kirby, le sue donne sono
decisamente più sensuali, sicuramente più che per il suo apporto alle storie
Steranko è ricordato per i disegni. Può essere difficile descrivere l’impatto
che le sue storie hanno nel mondo del fumetto classico supereroistico di quegli
anni, però provate a pensare ad uno stile di disegno classico, potremmo dire
comune anche se non è di sicuro il termine esatto, ma comunque sempre entro
certi canoni che viene improvvisamente stravolto (in senso positivo) appunto da
uno stile psichedelico, potete immaginare l’impatto che ha nella cultura di
quegli anni specialmente, credo, tra i giovani? Sono gli anni della musica
psichedelica di vari gruppi famosi e probabilmente anche dello stile pittorico
di Andy Warhol, tutto quindi in linea con quegli anni e Steranko essendo
discretamente giovane in quell’epoca (circa 30 anni) cavalca quest’onda. Come
ho già detto così Nick Fury diventa un fumetto di una certa rilevanza nel parco
fumettistico della Marvel (da personaggio antologico a personaggio con una sua
testata) in quegli anni, purtroppo la cosa dura un periodo di tempo limitato.
Dal suo passaggio da Strange Tales alla serie di nome Nick Fury Agent of SHIELD
con l’apporto di Steranko, passano pochi mesi in cui appunto spesso Steranko si
occupa di testi, disegni, colori o copertine praticamente tutto da solo, tutto
questo diventa troppo per lui e lascia la serie. L’apporto di Steranko a Fury è universalmente
riconosciuto e purtroppo non molto dopo il suo abbandono della serie questa
chiude, anche se la presenza di Fury continua saltuariamente negli albi Marvel
come ospite di varie serie. Anni dopo la Marvel dedicherà altre testate a
questo personaggio. Dopo questa cronistoria americana ecco i brevi dettagli
sull’apparizione in Italia di questo personaggio e su questo volume. Il
personaggio è apparso sulle pagine dell’Incredibile Devil della Corno, collana
che durò dal 1970 sino al 1975, questo parlando della serie Strange Tales e
Nick Fury Agent of SHIELD. Oltre a queste serie questo volume contiene anche
una storia creata anni dopo (nel 1976) su Marvel Spolight 31 da due persone che
nel mondo del fumetto hanno detto parecchio; Jim Starlin (Capitan Marvel) e
Howard Chaykin (Black Kiss, Black Hawk, American Flagg), la storia apparsa in
Italia nei Fantastici Quattro 252-253 sempre della Corno. Questa storia più che
lo SHIELD riguarda Fury come persona ma l’ambientazione non è poi
eccezionalmente differente. Appunto dal lontano periodo Corno queste storie in Italia
non sono mai state ristampate
eccetto che per quattro storie apparse nel volume 75 de Supereroi Le Grandi
Saghe della Panini, un paio di anni fa circa. Quindi questa per voi lettori è
una occasione unica di
rileggere o più probabilmente di leggere quelle storie che hanno fatto di
questo fumetto un classico di quegli anni. Gustatevele.
Claudio Cantello
Fumetto fantastico, ne conservo diverse copie originali introvabili.
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